Chi può diventare chef CHIC? A questa domanda posta da Paolo Marchi durante la presentazione della nuova edizione della guida 2016/2017 dell’Associazione CHIC Charming Italian Chef, di cui Marchi ha scritto l’introduzione, risponde il presidente Marco Sacco: «Non è necessario avere la stella Michelin o essere parte di circuiti prestigiosi – afferma lo chef – l’importante è avere una storia alle spalle e la voglia di confrontarsi e condividere delle esperienze con i colleghi».
Far parte dell’associazione CHIC significa mettere alla base amicizia, scambio e confronto, creatività e innovazione, una particolare attenzione nella scelta degli ingredienti e delle materie prime, conoscenza della tradizione e attenzione al futuro.
Queste sono le caratteristiche che hanno consentito ai nuovi soci di entrare a far parte della guida presentata il 21 marzo a Montello, in Valtellina, ospiti de La Fiorida, azienda agricola con un allevamento, un caseificio e un salumificio, immersa nella tradizione e nei ritmi della natura circostante. La fattoria vanta anche un ristorante stellato, La Prèsef capitanato dallo chef Gianni Tarabini, socio CHIC.
Nelle sale dell’azienda La Fiorida, gli chef soci si sono incontrati per il tradizionale congresso. A dimostrazione della grande attenzione nei confronti delle tematiche legate alla pizza, l’assemblea dei soci ha deciso all’unanimità di nominare quale nuovo membro del Consiglio Direttivo, il maestro piazzaiolo Franco Pepe, da sempre impegnato in ricerca e innovazione.
Ecco i nuovi soci CHIC:
Federico Beretta, Feel – Como
Giuseppe De Rosa, Garden Hilton – Matera
Fabio Groppi, Escargot – Costa Rei (CA)
Luca Mauri, A di Alice – Monza
Piergiorgio Parini, Povero Diavolo – Torriana (RM)
Ilija Pejic, Ilija ristorante – Tarvisio (UD)
Marco Porcelli, Alpenroyal Gourmet – Selva di Valgardena (BZ)
Giuseppe Raciti, Zash Boutique Hotel – Riposto (CT)
Emanuele Vallini, La Carabaccia – Bibbona (LI)
Nell’associazione che riunisce alcuni tra i più importanti esponenti dell’alta cucina non solo italiana, vorrei sottolineare (ovviamente per campanilismo) che 12 soci sono campani e che, purtroppo, non vi è ancora nessun rappresentante della Calabria, ma si rimedierà molto presto a questa mancanza.
CHIC: un po’ di numeri
104 soci, di cui 9 nuovi associati.
101 ristoranti, di cui 93 in Italia e 8 all’Estero
46 locali insigniti di almeno una stella Michelin
60 ristoranti classici
10 ristoranti con camere
23 ristoranti in hotel
2 ristoranti all’interno di cantine
1 ristorante all’interno di un agriturismo
1 ristorante/burger bar
4 pizzerie
1 panificio/pizzeria
1 panificio/pasticceria
1 gelateria
Alcuni dei piatti in degustazione preparati dagli chef CHIC
Intanto, il calendario degli eventi CHIC è molto fitto, prosegue ormai da tre anni In The Kitchen Tour, la Jam session tra chef, che si ritrovano tutti nella stessa cucina alle prese con il meglio dei prodotti dei diversi territori. In programma la prima Pizza Jam Session, che vedrà fra i suoi protagonisti alcuni tra i pizzaioli gourmet più famosi d’Italia. Proseguono gli appuntamenti con le cene a due e più mani dedicate ad appassionati e gourmet, mentre tra i nuovi progetti l’associazione vuole iniziare un percorso dedicato ai temi della sostenibilità ambientale e del consumo consapevole. Il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente, l’utilizzo consapevole delle risorse naturali e la riduzione degli scarti sono questioni molto sentite.
Durante l’appuntamento in Valtellina, alcuni soci hanno preparato dei piatti da degustare, affiancati da produttori di eccellenze, tra i quali l’Acetaia Giusti, il pastificio Mancini, il Riso Buono, il birrificio Amarcord, Koppert Kress, insieme a rinomati prodotti del territorio come la Bresaola della Valtellina Igp e il Bitto Storico Presidio Slow Food.